Aspettative di vigilanza sui rischi climatici e ambientali
La Banca d'Italia, in coerenza con analoghe iniziative della BCE e di altre autorità di vigilanza nazionali, ha elaborato nel 2022 un insieme di aspettative di vigilanza sull'incorporazione dei rischi climatici e ambientali nelle strategie aziendali, nei sistemi di governo, controllo e gestione dei rischi e nell'informativa al mercato da parte degli intermediari vigilati. Banca d'Italia ha dato seguito a questa iniziativa tramite un’indagine tematica condotta su un campione di intermediari finanziari non bancari. A fronte delle risultanze emerse, è stato chiesto a tutti gli intermediari di predisporre entro il 31 marzo 2023 un “Piano di azione” che individuasse gli interventi programmati per colmare le lacune identificate e garantire l'allineamento delle prassi aziendali con le aspettative di vigilanza, specificando le priorità e i tempi necessari al completamento delle diverse iniziative.
In risposta alle aspettative espresse da Banca d’Italia, BancoPosta Fondi SGR ha quindi definito il proprio Piano d'azione in merito all'integrazione dei rischi climatici e ambientali nei processi aziendali. Il Piano è stato sviluppato sulla base della situazione in essere della SGR ad inizio 2023 e di una gap analysis rispetto alle evidenze della survey condotta da Banca d'Italia. Tale Piano, approvato dal CdA di BancoPosta Fondi SGR e soggetto alla valutazione del Collegio Sindacale, si articola in cinque driver principali di sviluppo: governance e assetto organizzativo, strategia aziendale, sistema di gestione dei rischi, modello di reporting e flussi informativi, policy di remunerazione. Il Piano ha un orizzonte triennale 2023 – 2025. I singoli elementi del Piano, contenuti in ciascun driver, sono indicati attraverso tre livelli di priorità e associati ad un orizzonte temporale indicativo, che sarà rivisto periodicamente per valutare la fattibilità del Piano d'azione, anche in funzione delle evoluzioni di contesto e normative.